ZEBRASOMA SCOPAS

Zebrasoma scopas
(Cuvier, 1829)

Nome comune
Pesce chirurgo marrone


La specie più affine a Z. flavescens (sembra che possa occasionalmente ibridarsi con essa in natura).

Diffusione
Rispetto a Z. flavescens vanta una diffusione assai più ampia, comprendente tutto l’Indo-Pacifico, dalle coste orientali africane alla Polinesia.


Descrizione
Corpo molto appiattito, di forma quasi ovale, e schiacciato sui fianchi, bocca piccola, in cima ad un musetto che ricorda quello di un cavallo; le pinne dorsale ed anale si estendono per quasi tutto il perimetro del corpo, pinna caudale ben distinta sul cui peduncolo si vede il tipico scudetto degli Acanturidi. L’arto dorsale e anale denotano una base piuttosto allungata, mentre la fronte è inclinata.

Livrea molto particolare, quando è giovane possiede un corpo colorato di giallo con su disegnate tante righine orizzontali, ondulate, di colore verde; purtroppo le linee, sottilissime, a causa del movimento del pesce si fondono otticamente, facendolo apparire di color giallo senape, mentre da adulto presenta una livrea marrone uniforme piuttosto lugubre anche se non priva di fascino. Raggiunge dimensioni simili a Zebrasoma flavescens, intorno ai 20 cm.


Tale specie è munita di aculei affilati racchiusi in un solco, ai due lati del peduncolo caudale. Quando queste lamette sono alzate, costituiscono un valido strumento di offesa e difesa, rendendo particolarmente pericolosi gli attacchi laterali eseguiti con la coda. Tramite le pinne pettorali, eseguono movimenti natatori di natura ondeggiante e a volte possono raggiungere un’elevata velocità. Questi arti vengono usati per pulire gli occhi e addirittura il capo, caratteristica ravvisabile anche in altri pesci come i Labridi.


Allevamento in acquario
Specie allevata da lungo tempo in acquario ma non particolarmente richiesta a causa della sua anonima e scura livrea.
Si può allevare in acquari di barriera lunghi almeno 100-120 cm e con 200 l. di capacità, ambientandosi facilmente anche in vasche di soli pesci, insieme a specie voraci e veloci con le quali compete egregiamente.
Alimentazione: si consiglia mangime vegetale e in primo luogo alghe finemente tagliuzzate, non provenienti necessariamente dall’habitat marino; alimenti sostitutivi o integrativi possono essere verdure quali broccoli, spinaci, zucchine e piante acquatiche tenere, ma anche mangime secco in granuli o scaglie. La somministrazione di mangime animale (gamberetti, polpa di granchi, molluschi, artemie, ecc.) non è da escludere ma è assodato che i risultati migliori si ottengono con l’ausilio di mangime di tipo vegetale.
Una volta ben ambientato è onnivoro, predilige mangime secco in granuli e surgelato, artemie saline, chironomus, le apposite sfoglie di alghe liofilizzate ed anche foglie di insalata, spinaci bolliti.

Necessita di una vasca grande, rispetto le sue dimensioni, in quanto nuota molto volentieri nel centro dell’acquario, ma anche di rifugi e nascondigli; con acqua ben filtrata ed aerata.

Resistente alle malattie soffre per i valori eccessivi di nitrati e fosfati e per il PH basso, sono pertanto consigliabili cambi parziali con sifonatura del fondo, trattamenti con ozono ed aggiunte regolari di oligoelementi e vitamine.

Abbastanza adatto agli acquari con invertebrati ed alla vasca di un principiante.
Scheda Tecnica
Temperatura
24-26°C
Densità
1022-1023
Valore pH
8.0-8.3

Consigli e curiosità: condizione ideale per far prosperare questa specie è una vasca non sovraffollata. Gli esemplari giovani, infatti, risentono della presenza di pesci voraci anche se sono più facili da acclimatare. E’ opportuno introdurli subito in un ambiente idoneo ricco di rocce vive per fornirgli un alimentazione ricca di alghe naturali. Può risultare aggressivo verso i propri simili, mentre è pacifico nei confronti degli altri pesci. Necessita di una vasca grande in quanto nuota molto volentieri nel centro dell’acquario ma anche di rifugi e nascondigli.

Comportamento in acquario
Ha un comportamento piuttosto aggressivo e territoriale, tuttavia è pacifica verso gli altri pesci e non disturba gli invertebrati, anche i più delicati. Adatto alla convivenza con pesci di barriera di altre razze e con altri Acanturidi di forma e colore differente.